Per chi può essere utile l’osteopatia

Attraverso l’utilizzo di tecniche strutturali, fasciali, viscerali e craniali, l’osteopatia può aiutarti nel caso di:

Mal di schiena

E’ un dolore molto comune. Ciò che è peggio è che in molti casi diventa cronico, e chi ne soffre pensa di doversi adattare a conviverci.

Per evitare la sintomatologia dolorosa, a volte è necessario modificare delle abitudini, altre volte si può ricorrere all’osteopatia e alle tecniche di cui dispone. In ogni caso per affrontare il proprio mal di schiena è fondamentale individuarne la causa.

Quando si ha mal di schiena basso o al fondoschiena si parla di mal di schiena lombare oppure lombo-sacrale. Il termine scientifico che indica questo tipo di mal di schiena è lombalgia. La lombalgia è ancora più diffusa della cervicalgia, anch’essa molto comune.

La zona lombare della colonna mette in comunicazione la parte inferiore con la parte superiore del corpo e per questo è interessata da quasi tutti i nostri movimenti. Le vertebre lombari hanno un ruolo fondamentale nel sorreggere il nostro corpo e vanno per questo tutelate.

È in particolare molto importante tenere allenati (con esercizi specifici e controllati) i muscoli profondi che sostengono la colonna.

Questo vale per tutta la colonna e per tutti i tipi di mal di schiena: se i muscoli detti stabilizzatori, quelli che sorreggono le vertebre, non fanno bene il loro lavoro, la spina dorsale andrà in affaticamento, con possibile comparsa dei primi sintomi. Bisogna inoltre evitare di fare sforzi se la schiena non è in posizione di sicurezza e imparare a mantenere una corretta postura nei diversi momenti della giornata.

Una corretta prevenzione potrebbe già fare molto per evitare il mal di schiena, ma si sa, nella frenesia della vita quotidiana non sempre si ha il tempo di pensare alla prevenzione e troppo spesso si inizia a curare la schiena solo dopo che ha iniziato a fare male o che si è verificato un danno come l’ernia del disco.

Lombosciatalgia o lombocruralgia: il dolore si irradia alla gamba.

Attenzione però, un danno alla colonna vertebrale non necessariamente genera dolore alla schiena. Un’ernia lombare può causare anche dolore irradiato alla parte posteriore della gamba o alla natica. In questo caso si parla di lombosciatalgia (o più comunemente sciatica). Meno frequentemente si può avere anche la lombocruralgia, se il dolore interessa la porzione anteriore della coscia.

La lombosciatalgia è la conseguenza di una compressione dei nervi nella zona bassa della schiena che fa infiammare il nervo sciatico. Il nervo sciatico è il più lungo di tutto il nostro corpo, parte dal fondo schiena e arriva fino al tallone. Ecco perché i sintomi possono non essere per forza dolori alla schiena ma anzi riguardare la gamba.

È una patologia un po’ ingannevole perché il dolore e la causa del dolore sono in punti diversi. Anche la lombosciatalgia può essere acuta, subacuta o cronica e va in entrambi i casi attentamente curata.

Cervicalgia

Buona parte della popolazione soffre o ha sofferto di cervicalgia ad un certo punto della propria vita. Lo si vede ogni giorno, la cervicale è per molti un tasto dolente. Il dolore cervicale, o cervicalgia, è sempre più diffuso anche a causa delle posizioni scorrette del collo che teniamo davanti a computer e smartphone.

Anche nel caso del dolore cervicale le cause e i sintomi possono essere differenti. I fastidi più comuni dopo il dolore al collo o alla zona cervico-scapolare sono mal di testa da cervicale, rigidità, tensione muscolare, mobilità limitata, sensazione di bruciore, per arrivare a vertigini e nausea. I sintomi dipendono molto dalla natura della cervicalgia, se viene da problemi posturali, è causato da un’ernia oppure è conseguenza di un trauma. Se però la situazione di disagio inizia a durare per molto tempo, è meglio rivolgersi ad un osteopata per ripristinare la corretta funzionalità corporea.