L’osteopatia favorisce la tendenza del corpo alla auto-guarigione
L’osteopatia è una professione sanitaria basata su un approccio manuale centrato sulla persona, che si integra con la medicina e le altre professioni sanitarie nella cura e nel mantenimento della salute dei cittadini.
L’osteopata utilizza un insieme di procedure manuali per individuare e intervenire sulla disfunzione somatica, ripristinando la corretta mobilità delle strutture corporee, allo scopo di migliorarne il funzionamento e sostenere l’omeostasi della persona. Sfruttando la capacità intrinseca dell’organismo di tendere all’auto-guarigione, lo si stimola in un contesto che rispetti l’individuo nella sua globalità.
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L’osteopata svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, interventi di prevenzione e mantenimento della salute, attraverso il trattamento osteopatico di disfunzioni somatiche non riconducibili a patologie, nell’ambito dell’apparato muscolo scheletrico.
In riferimento alla diagnosi di competenza medica e all’indicazione o la controindicazione al trattamento osteopatico, l’osteopata effettua la valutazione attraverso l’osservazione, la palpazione percettiva e i test osteopatici per individuare la causa del problema.
L’osteopata opera con le seguenti modalità:
a) pianifica il trattamento osteopatico e predispone modalità di trattamento selezionando approcci e tecniche osteopatiche esclusivamente manuali, non invasive ed esterne, adeguate al paziente ed al contesto clinico;
b) esegue, in sicurezza e nel rispetto della dignità e della sensibilità del paziente, il trattamento manipolativo osteopatico attraverso tecniche specifiche e selezionate per il singolo paziente;
c) valuta gli esiti del trattamento osteopatico, ne verifica l’appropriatezza e pianifica il follow-up condividendoli con il paziente, con eventuali caregiver e/o con altri professionisti sanitari;
d) al fine di prevenire alterazioni dell’apparato muscolo scheletrico, promuove azioni educative verso il soggetto in trattamento, verso la famiglia e la collettività; educa il paziente nelle abilità di autogestione dell’organismo e ne pianifica il percorso educativo anche in collaborazione con altri professionisti; a fine trattamento verifica le rispondenze tra metodologia attuata e gli obiettivi di recupero funzionale riabilitativo e psicosociale; reindirizza il paziente al medico inviante quando i sintomi persistono oltre i tempi previsti o peggiorano.
L’osteopata
In Italia, l’approvazione del D.D.L. 1324 il 22 dicembre 2017 e la successiva pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge statale n. 3/2018, l’osteopatia è stata individuata dall’articolo 7 come nuova professione sanitaria. Il 25 giugno 2021 viene istituita ufficialmente la professione sanitaria dell’osteopata.
La “disfunzione somatica”, la cui gestione è di esclusiva competenza osteopatica, è stata codificata nella decima edizione ICD 10 (International Classification of Diseases, Injuries and Causes of Death) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità al Settore XIII (Malattie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo) con il codice M99 (Lesioni biomeccaniche non classificate altrove). Ciò rappresenta un chiaro passo avanti verso l’integrazione dell’osteopatia all’interno di un sistema sanitario generale.